26 febbraio 2007

CESARE

Carissimo Sergio,
per l'ennesima volta torno a scriverti sul tuo blog, ma ogni volta è come la prima volta. E' stato piacevole averti come compagno di viaggio, all'andata e al ritorno, durante il mio viaggio alla volta di Palermo.
Con lo stereo tra le orecchie ed il bellissimo "Live - Ne approfitto per fare un pò di musica", mi sentivo come il protagonista da te narrato in "Italiani Mambo" (se divento ricco, domani parto e non torno più).
Tanta gente mi è capitato di conoscere in quei tre giorni di vacanza/lavoro: un vecchio amico e mio compaesano che lavora lì e che è stato il mio Cicerone, un'amica (o meglio, credevo che lo fosse) che ha fatto di tutto per spezzarmi le gambe ma non ci è riuscita (in fondo certe finte amicizie e meglio perderle che trovarle, infatti sono convinto di averci guadagnato io), ed una nuova amica che senza neanche conoscermi ha passato l'intera giornata con me (beh, le persone a modo e di un certo spessore, che sin dall'infanzia ascoltano la tua musica non possono che venire su bene e si riconoscono subito). Grazie per avermi fatto da colonna sonora in quei giorni e per l'ottimismo e la serenità che quotidianamente riesci a regalarmi.
Ti voglio tanto bene, come uno di famiglia (c'è mia madre che ormai, a furia di sentirti passare in radio, ha deciso di adottarti come suo terzo figlio .....).
Un abbraccio grandissimo da Oria, provincia di Brindisi.

Cesare