Ero al tuo concerto venerdì 23 marzo. Era il mio compleanno, sono riuscita a trovare un solo biglietto, ma non potevo rinunciare. Era da tempo che mi dicevo che quello di cui avevo voglia era un concerto di Sergio Caputo. C'era anche Steve Hackett quella stessa sera a Roma, non so bene dove, ma a me mancava il tuo jazz. Avevo voglia di stare bene e mi hai dato esattamente quello che volevo, a tratti mi sono commossa, spesso divertita. A un certo punto il pubblico ha cominciato a chiederti canzoni. Ne avevo in testa mille, mi piacciono tutte. E' un po' come agli esami, quando ti fanno la domanda a piacere. Da qualche parte nel cervello ce l'avevo "Maccheroni amari", ma la gente urlava forte e forse si vergognava meno di me. Poi quando sei da solo in mezzo a migliaia di sconosciuti non hai il coraggio di fare sentire la tua voce. Alla fine sono andata all'uscita artisti, volevo proprio abbracciarti e dirti quanto fossi stata contenta di esserci. Avevo anche una lettera di un tuo amico di vecchia data (lavoriamo insieme in un network radiofonico, lui come giornalista, io come conduttrice). Ho aspettato un'ora e mezza, fino a quando la guardia ha chiuso la serranda e via, ha detto che sicuramente dentro non c'era più nessuno. "Non l'avrà visto, SIGNORA (sigh!), con tutta la gente che è uscita!". Credimi, mi è dispiaciuto un sacco, ma almeno ho assistito ad uno dei concerti più completi ed appaganti della mia vita. Continuavi a scusarti della laringite, ma io manco me ne sono accorta. Come urlava uno dietro di me: "Sergio, ti vogliamo così!".
La mia canzone non l'hai suonata, però domani la trasmetterò, alle 6,15, in uno spazio in cui posso trasmettere la canzone che mi pare, per cui, tra George Benson e Nina Simone, ci sarà anche posto per "Maccheroni amari".
Grazie per l'emozione, è stato bellissimo!
Un abbraccio forte, quello che non sono riuscita a darti dal vivo.
Nicoletta
Cara Nicoletta,
mi spiace per l'abbraccio... in quei giorni (anzi notti) hanno cercato di limitare le visite in camerino e le stritolature di mano per non affaticarmi... pero' un po' di persone sono filtrate ugualmente. Sara' per un'altra volta, e se me lo ricordi in qualche modo, "maccheroni amari" te la faro'.
Cara Nicoletta,
mi spiace per l'abbraccio... in quei giorni (anzi notti) hanno cercato di limitare le visite in camerino e le stritolature di mano per non affaticarmi... pero' un po' di persone sono filtrate ugualmente. Sara' per un'altra volta, e se me lo ricordi in qualche modo, "maccheroni amari" te la faro'.