23 aprile 2008

Disperatamente (e in ritardo cane)

Ciao Sergio,
il tuo libro parla all'anima come pochi altri sanno fare e per essere un'opera prima è veramente stupefacente: l'ho letto in quattro notti, bello lo stile, la lingua, la storia; c'è dentro tanto dolore ma anche un'intelligente ed elegante ironia che permette di esorcizzarlo. Mi hai fatto piangere e mi è servito.