16 giugno 2008

Giuseppe Paolin

"...Per me questi luoghi sono come un album fotografico: da ogni angolo, da ogni strada, da ogni portone, un esercito di fantasmi sussurra il mio nome adescandomi a colpi di ricordi, di immagini e di storie... storie di quando la mia esistenza era incredibilmente facile e nel futuro c'erano solo promesse. Erano gli anni Ottanta, nel bene e nel male. E tutto poteva ancora essere, tutto poteva ancora succedere. E poi semplicemente, tutto è successo. Adesso il futuro sembra essersi accartocciato su sé stesso come una vecchia busta del pane che contiene ancora delle briciole, ma sono solo briciole di un pane che non c'è più. ..."
...grazie... mi sono ritrovato nel tuo romanzo.. come mi ritrovo nelle tue canzoni... sei riuscito a descrivere emozioni che ho provato (tra le tante la morte di mio Padre) e che provo.. sono alla pagina bianca e.. spero di perdere il passaporto..
..l'anno scorso a Azzano Decimo è stato come incontrare un vecchio amico..
Grazie ancora..
Giuseppe