16 aprile 2006

Cesare

Ciao Sergio,
scusami se ti disturbo e distolgo dai tuoi impegni ma volevo assolutamente
ringraziarti per aver pubblicato sul tuo blog il mio messaggio.
Sfortunatamente mi sono perso la tua tappa al Camelot di Galatone (il 06
aprile) ma ti assicuro che alla prossima occasione non mancherò di venire
ad ascoltarti (fammi sapere quando ti esibirai nuovamente in Puglia, io il
tuo sito comunque lo visito quotidianamente perché è troppo bello e divertente
specie la sezione real-trash !!!!!).
Le partiture che come ti avevo già anticipato ho scaricato dal tuo sito continuo
a studiarle e la cosa più bella è che mi sto divertendo (ed erudendo) tantissimo.
Tante persone mi dicono: "ma come fai ad apprezzare il jazz che è così difficile
da capire ????".
La mia risposta è sempre la stessa: non tutta la musica è di impatto immediato,
certa musica di "nicchia" per essere capita va ascoltata con attenzione ed
in maniera certosina.
Ecco, manca in Italia (almeno secondo me) l'educazione all'ascolto (un problema
che forse non investe solo la musica, ma un pò tutti gli ambiti nei quali
la gente opera).
In virtù di queste mie parole, posso dirti che tu hai un merito che nessuno
ti ha mai tributato: sei riuscito a sposare la melodia tipica del cantautorato
italiano con il jazz; è una cosa questa che qui in Italia stanno tentando
di fare in molti, solo che non adeoperano brani loro ma gli standards degli
anni '30 e '40 di Kramer, Natalino Otto ed altri ancora.
Perciò a chi vuole avvicinarsi al jazz, dico sempre: "Vi ricordate di Sergio
Caputo ?" "Chi, quello di Sabato Italiano ?", "Si, ascoltatelo e con attenzione
vedrete che le porte del jazz vi si spalancheranno in un baleno: spetta a
voi quelle porte varcarle !!!!".
E i risultati non sono mancati, prima di tutto perché molti il jazz hanno
cominciato ad avvicinarlo di più e, cosa non meno importante, ho trovato
dei nuovi seguaci ed estimatori di Sergio Caputo !!!!
Le tue canzoni sono l'inno della mia fanciullezza, quei meravigliosi anni
'80 durante i quali la mia testa non era piena di pensieri, preoccupazioni
ed ansie come ora che sono in età più adulta.
So che sicuramente mi chiamerai rompiscatole e scusami se lo sono: ho bisogno
della partitura di "Quasi per caso", ho provato a tirarla giù dal disco ma
è davvero molto difficile (almeno, per me).
Spero mi potrai aiutare ed eventualmente onorarmi di una risposta a questa
mail.
Nell'attesa, che spero non sia vana, ti rinnovo i saluti ed i ringraziamenti
e ti dò appuntamento alla tua prossima esibizione qui in Puglia che sta certo
farò di tutto per non perdermi.
Ti abbraccio, augurandoti ogni bene per la tua professione ed in generale
per la tua vita.