03 maggio 2008

Paolo della Calce

Non appena ho saputo che era uscito un libro scritto da te l’ho acquistato il prima possibile.
Volutamente non ho voluto leggere nessuna recensione, convinto del fatto che se fossi riuscito a rendere quello che traspare dai tuoi testi doveva essere un’opera interessante.
Mi fa piacere dirti che a lettura ultimata sono rimasto impressionato positivamente.
Sembra un libro di un autore esperto.
Non ti nascondo che mi sono emozionato quando descrivi luoghi che spesso frequentavo anche io qualche anno dopo di te (sono classe 1962). In particolare il quartiere Miani e quindi l’Aventino e il famoso Cafè du Park sono posti che mi ricordano l’adolescenza. Alle medie andavo a scuola alla Palombella e la maggior parte degli amici dell’epoca abitavano in quei quartieri. Nei tuoi anni d’oro ti seguivo spesso. Una volta mi trovavo a Lecce per lavoro e tu hai dato un bellissimo concerto a Gallipoli. Come sai non è proprio vicinissimo ma mi sono organizzato per venirti ad ascoltare. Mai all’epoca mi sarei aspettato di dovermi alzare presto al mattino per leggere il tuo bellissimo romanzo e avere il tempo di preparare e accompagnare i miei due figli a scuola. Spero che continuerai a scrivere altri romanzi come e più belli di questa tua prima opera.
In bocca al lupo e complimenti sentiti.
Con stima.
Paolo della Calce