08 luglio 2008

Marina

L'incipit non viene facile:
Caro Sergio mi sa di troppo personale,
Egregio Caputo fa film di Totò
comunque... io "devo" darti del tu perchè sei uno dei ricordi più teneri e luminosi dei miei quasi 40 anni, che sto per festeggiare. Or ora scrivevo ad un amico mio che suona la chitarra, chiedendogli se può portarla quel giorno, e cantarmi - come regalo di compleanno - una tua canzone di allora, dei miei diciotto anni, e ho trovato che hai un blog, e mi sono vista sorridere da un orecchio all'altro, di quella bella cosa che è lo spessore caldo della memoria. Ho visto la tua foto, ed ecco il ricordo esploso come un panorama mozzafiato:
Procida, una piccola isola vicino Napoli, (oggi di moda, un po' meno diciotto anni fa).
Una serata non estiva, che poteva essere settembre, un cinema del porto, senza troppe persone e Sergio Caputo (tu, dal momento che ti sto dando del tu e me ne dovrei scusare ma non posso) che avrebbe cantato. Era il 1990 e io avevo ventidue anni, la tua musica faceva da colonna sonora alla voglia di vivere da quattro anni, circa. Ti sentii cantare seduta a terra nel grande cinema girato a sala da concerto.
Le cantavo tutte, stonandole, ovviamente, ma non potevo non farlo. Ero felice...
Tu dicesti qualcosa sul fatto che dal momento che in sala c'era un umano che le sapeva tutte, le tue canzoni e i testi, ti toccava ricordarle... Il buio coprì il rossore di un imbarazzo bello e pieno di felicità...
Poi ti venni a salutare nei camerini, o quel che era uno spazio dietro lo schermo.
Non ho mai più fatto una cosa del genere (andare a importunare i talenti nei loro camerini)...
Trasudavo felicità e timidezza allo stesso tempo. Mi baciasti la mano, quando balbettai con entusiasmo il mio ringraziamento per tutto il piacere che mi ragalavano le tue canzoni.
Tornai a casa ubriaca di quella allegria scema che solo a vent'anni puoi vivere con totale, incosciente trasparenza.
Chiudo, con un grazie ancora. Un grazie per la tua voce, la tua ironia pulita e la compagnia calda e colorata che ancora mi fai quando vado a lavorare in macchina, i finestrini aperti, lo sguardo alla vita.
Grazie, cose belle per la tua vita, la tua musica e tutto ciò che fai,
Marina