24 luglio 2008

Christian al Parco del Celio

Ciao Sergio, c’ero anch’io qualche giorno fa al Celio, volevo vedere da vicino l’icona non autorizzata, carpirne qualche segreto, coglierne l’essenza. A forza di ascoltare la tua musica, e letto anche il libro, mi ero già fatta una certa idea, mi ero anch’io creato tutto un personaggio, che avevo però un po’ paura si sgretolasse a contatto con la realtà. Si, d’accordo, saresti sempre stato su un palcoscenico, ma sarebbe potuto sfuggirti qualcosa, e io sarei stato lì pronto a raccoglierlo. È stata una bella serata, c’era un sacco di gente che ti stimava e ti voleva bene, ok, eravamo al tuo concerto e quelli erano i tuoi fan, ma ho sentito che c’era qualcosa di più. Da quando suoni, sei riuscito a esprimere le sensazioni della tua generazione, sublimando un’epoca attraverso il tuo swing e la tua ironia, la gente te ne era grata, perché non è da tutti riuscire a comunicarlo come fai tu. Quella serena malinconia che si respirava al celio, altro non era che la nostalgia per un artista autentico come te. Continua il tuo cammino, ma torna un po’ più spesso quaggiù da noi a trasmetterci la tua energia e a condividere con noi le tue preoccupazioni.
Christian