29 ottobre 2014

RIECCOMI QUI





Carissimi,

alcuni anni fa affidavo i miei pensieri, le mie riflessioni, i miei deliri, le mie minchiate e le mie news a questo blog.  Vivevo negli USA - dove sono stato 12 anni - e questa era la mia sola linea di comunicazione con chi, in Italia, apprezzandomi per la mia musica e la mia scrittura si chiedesse che fine avevo fatto.  Poi è arrivato MySpace.  Poi è arrivato Facebook.  Poi è arrivato Twitter.  E così via.  E allora pian piano ho trascurato questo BLOG, ho seguito la corrente e mi sono avventurato altrove.

Però, malgrado i "social" abbiano avuto ed abbiano ancora una loro forza di comunicazione, trovo che lo spazio per esprimersi tipico di questi media sia troppo riduttivo e schematizzato; trovo che a causa della telegraficità dei messaggi si tenda a banalizzare tutto, ad equivocare, spesso a condividere bufale non verificate, a sottoscrivere appelli fasulli, e in ogni caso a generalizzare tutto; ad avere “amici” di cui non sai assolutamente niente, neanche se esistono davvero.  Sull’aggressività assetata di sangue, protetta dall’anonimato e scatenata a piede libero sui social non mi soffermo, la conoscete bene, ma credo che superficialità, ignoranza e aggressività vadano mano per mano, e sia bene evitarle. 
Insomma, era da parecchio tempo che avevo nostalgia del mio BLOG, dove invece potevo esprimermi compiutamente e dialogare con chi lo desiderasse; dove potevo rispondere per tutti alle domande più frequenti di molti.  
Il lavoro che faccio (sì, è un lavoro, e sui social a volte qualcuno se ne dimentica) non mi consente di avere molti rapporti interpersonali diretti con chiunque desideri interagire con me, ma qui sul BLOG qualcosetta in più riesco a fare.  Scriverò articoli su ciò che mi passa per la testa, e perchè no? invettive su cose che mi hanno fatto incazzare, racconterò cose che mi hanno divertito, cercherò - quando mi riesce - di strapparvi un sorriso anche in una giornata storta.  Polemizzerò - se capita - su ciò che mi infastidisce, cosa che sui social evitavo di fare per non essere frainteso.  E poi farò me stesso, vi informerò sui miei concerti, su quello che sto facendo, vi darò anteprime e assaggi, vi dirò dove trovare ciò che apparentemente non si trova. 

Ora, per chi è curioso di sapere cosa è successo fra l’America ed oggi, ecco a seguire una breve cronistoria.
  • Sono rientrato in Italia per motivi di disaffezione legati a un orribile divorzio americano, ma soprattutto alla bellissima storia d’amore con la mia attuale moglie Cristina.
  • Ho scritto e pubblicato il primo romanzo “Disperatamente (e in ritardo cane)” - che fra poco sarà disponibile in versione eBook.
  • Ho fatto molti concerti con grande successo - anche se non tutti sono venuti a saperlo.
  • Ho avuto un infarto.
  • Ho fatto l’autore radiofonico per un anno per l’amico Dario Cassini.
  • Ho ripreso a dipingere e mi auguro di riuscire presto a fare una mostra.
  • Concerti, concerti, concerti.
  • Sono diventato padre altre due volte - di Lucrezia, 2.4 e di Victor, 1.2 
  • Mi sono sposato con Cristina (fra un figlio e l’altro).
  • Ho raffinato le mie arti di Chef - di cui ci capiterà di parlare.
  • Ho celebrato il trentennale di “UN SABATO ITALIANO” con il remake in chiave più jazz della versione originale - più due brani inediti con video (visitate il mio canale youtube).
  • Ho pubblicato la bio “UN SABATO ITALIANO memories”, cioè le storie vere di cui per trent’anni mi avete chiesto.
  • Ho fatto un tour del trentennale di grande successo.
  • Sto lavorando su un album di inediti (finalmente, direte voi - speriamo bene, dico io…)
  • Sto preparando un tour per primavera, ma spero di vedervi occasionalmente anche prima.
  • E' attivo il mio STORE per CD e gadgets 

Insomma ci vedremo qui, e le cose che scriverò non saranno necessariamente attinenti al mio lavoro, solo quando serve. Tranquilli,  non vi abbandonerò nè su FB nè su Twitter, ma vi avviserò ogni volta che pubblico qualcosa qui.  

Un caro abbraccio a tutti

Sergio Caputo

PS:  Vi ricordo che il mio ultimo album è questo qui.





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ANDREA S.


Ciao bello sei sempre il migliore! Ben tornato (ti seguo anche su Twitter e Facebook ma qui stiamo più' larghi - in senso letterario non fisico, tu sei sempre in forma) ciao

          Infatti non sono un fisico, ma non ho neanche la laurea in lettere, maremmamaiala!



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ANDREA III


Ciao Sergio!
Ti scrivo dalla peste di Parigi. Sono qui per una settimanella di vacanza con la famiglia e ogni mezz'ora mi viene da canticchiare il tuo pezzo dedicato... che probabilmente tu neanche ricordi più! L'album "Sogno erotico sbagliato", essendo poco jazz, nei concerti con la band viene un po' trascurato, e sono costretto a farmi i live mentali.
Sono contento della riapertura del blog. Anche secondo me ha un respiro più adatto al tuo tipo di stile comunicativo. Ti ho conosciuto attraverso il blog e gliene sarò per sempre grato!
Un abbraccio, spero di rivederti presto in concerto.
Andrea

Ciao Andrea...

Vero, ma "Dalla peste di Parigi" è uno dei miei preferiti, e parigi è una delle mie città elettive.  Infatti ci ho girato il video di "I LOVE THE SKY IN SEPTEMBER".  Se non l'hai ancora visto te lo consiglio.  Cmq il brano ho intenzione di ricominciare a farlo in concerto.  Have a good stay in Paris 

Sergio


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MASSIMO
Ciao Sergio, “personaggio” ironico, intelligente, generoso e raffinato musicista. Troppo spazio dovrei rubare per esprimere le emozioni legate ai 30 (anzi, ormai 31) anni di vera affezione nei tuoi confronti; parto dal vinile di “Un sabato italiano” (copia con il testo in versione originale di Citrosodina e la foto del barattolo nella copertina interna!) per finire al concerto di quest’estate a Sestri Levante, nel quale sono venuto (felicissimo) ad infastidire te e la tua famiglia in camerino, scroccandoti un secondo autografo a distanza di 25 anni dal primo che conservo ancora su di un portafoglio.
Grazie.
Massimo

Ciao Massimo, mi ricordo!!!
Sergio